Via Francigena, un viaggio da fare, un’esperienza che trasforma.
Ogni viaggio è una esperienza che ci rende “nuovi”, “diversi”. Disabituati al silenzio, alla concentrazione, questo itinerario sulla via Francigena vuole creare opportunità per riassaporare queste sensazioni dimenticate. Mettersi in viaggio significa mettersi in gioco.
I racconti di chi ha percorso la Via Francigena sono sempre diversi al punto che talvolta è difficile capire che i racconti si riferiscono allo stesso percorso. Descrizioni cosi differenti possono solo essere giustificate dell’interpretazione, dalla chiave di lettura di ciascuno di noi durante questo viaggio. Anche le luci e le ombre che si spargono su questo cammino contribuiscono a creare atmosfere capaci di suggestionarci, facendoci navigare, nell’oceano dei nostri pensieri.
E allora città meravigliose come Lucca, San Gimignano, Siena che si incontrano lungo il cammino – solo per citarne alcune – assumono un carattere straordinario.
Questi borghi, con le loro storie ed i loro sapori antichi, ci incantano suscitando ancora una volta il desiderio di scoprire, di imparare, di gustare. Con la consapevolezza che il giorno dopo, lungo il cammino, ritroveremo “l’oceano” dove la mente trova rifugio.
E’ emozionante sapere che questo antico sentiero, che noi stiamo percorrendo in bici o a piedi, è stato percorso per decine di secoli da migliaia di pellegrini diretti a Roma, ma anche da soldati e mercanti. A quel tempo, il percorso era impervio a causa della natura selvaggia, con paludi minacciose e boschi impenetrabili, spesso dimora di banditi. Per questo motivo, durante gli anni, ne furono fatte molteplici varianti, con l’obiettivo di escogitare percorsi sempre più agevoli e sicuri.
La Via Francigena ebbe molto successo perchè – per la prima volta – tracciava una via “consolidata” che sapientemente collegava città e piccoli borghi medioevali rendendo finalmente possibile la circolazione di idee, scoperte, invenzioni, permettendo cosi a diverse culture di entrare in contatto, favorendo il mix culturale e uno sviluppo economico senza precendenti.
Lucca è il nostro punto di partenza preferito per esplorare il tratto della Via Francigena che attraversa la Toscana.
Lucca è una città avvolta da un silenzio dal sapore antico. All’interno delle sue mura non c’è spazio per la vita frenetica. Nel medioevo Lucca crebbe grazie alla sua posizione strategica che ne faceva uno snodo fondamentale fino a diventare la capitale del Granducato della Tuscia (Etruria, terra degli Etruschi). Decisamente una delle più belle città italiane con architetture, chiese musei che sanno incantare.
Prima di arrivare a San Miniato s’incontra Altopascio, dove la tradizione dell’accoglienza è parte della storia di questo piccolo borgo.
L’ospitale di Altopascio generò l’ordine dei Cavalieri del Tau, probabilmente il più antico ordine religioso cavalleresco in Europa.
San Miniato è un piccolo borgo medievale con una forte impostazione militare.
Rilassante la lenta passeggiata nella via centrale ricca di piccole botteghe artigianali.
Da San Miniato ci dirigiamo verso San Gimignano, chiamata anche la “Manhattan del medioevo” a causa delle altissime torri che svettano sopra l’antico borgo.
Il piccolo centro storico, immutato dal XIII secolo, incanta per la sua rara bellezza. La storia di San Gimignano si intreccia con la Via Francigena; fu proprio grazie a questa nuova via di comunicazione che le piazze europee divennero uno sbocco accessibile per i suoi prodotti come la Vernaccia e lo Zafferano, che trovando un fiorente mercato, fecero arricchire la città. Le case-torri (originariamente 70, oggi 15) rappresentavano infatti un simbolo tangibile di una aristocrazia mercantile. La decadenza di San Gimignano fu segnata quando la Via Francigena venne spostata a valle, tagliando cosi questo borgo fuori dalla rotta commerciale.
Ecco Monteriggioni, che emerge dalla campagna con eccezionale impatto visivo.
Questo piccolo borgo militare posto in cima ad una collina, conserva intatta la cerchia muraria duecentesca con 14 torri. Monteriggioni fu fondata dai Senesi nel XI secolo come difesa dalle invasioni dei Fiorentini.
Siena, durante i secoli XII e XIII fu in costante rivalità con Firenze.
Schiacciata da problemi politici e dalla peste nera che decimò la popolazione (1300), seppe risollevarsi per poi essere occupata due volte dai dominatori spagnoli (1500). Dal 1500 Siena entra a far parte della Signoria medicea. Incantevole. Il suo centro storico è stato inserito dall’UNESCO nei siti Patrimonio dell’Umanità.
Buonconvento, è complesso fortificato del XV secolo e vale una sosta.
Nato come borgo commerciale, si sviluppò grazie proprio al flusso di viandanti sulla Via Francigena. Lo spedale Sant’Antonio Abate si trova al centro dell’antico borgo, oggi è un museo d’arte sacra.
San Quirico d’Orcia è protetta da una cinta del 1400 a difesa del borgo.
Custodisce un’antica chiesa romanica del XII secolo, eretta proprio dove passava la Via Francigena. Curatissimo il minuscolo centro storico. Merita una visita il Parco artistico, allestito nell’elegante giardino all’italiana.
Radicofani è l’ultima tappa di questo viaggio, alla quale si giunge dopo lunghi tratti che attraversano luoghi maestosi e solitari.
Il villaggio, posto in cima ad una rupe, svela un’anima medioevale. Bellissima la sua chiesa romanica di San Pietro edificata nel secolo XIII.
In bicicletta la Via Francigena è fattibile con tappe giornaliere da circa 50km. A piedi la distanza giornaliera si dimezza.
Contattateci per ulteriori informazioni, saremo lieti di aiutarvi.
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